lunedì 15 dicembre 2008

Degne di nota

#* Hai più sentito lo stronzo?
## Quale?
#*  ...

venerdì 28 novembre 2008

Time-to-mars


Tempo di pensieri matti e disperati, di insulti, di matite spezzate, di disegni incompleti e di cappelli di lana caldi per questo gelo.

Tempo di incubi e della paura di addormentarsi per non vivere strazi notturni.

Tempo di luce fissa su fogli pieni di correlazioni che poi chissà se sono positive sul serio...

Tempo di sane bevute con pochi squinternati che non hanno idea di quello che accadrà da qui a una manciata di mesi.

Tempo di parole che fanno arrossire e discorsi idioti in posti austeri.

Tempo di arte.

Tempo di coccole impreviste e assaggi di Giappone.

Tempo di partenze e ritorni. Questa volta solo mentali.
o forse no...

domenica 26 ottobre 2008

ecco. Proprio così



Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me.
Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro.
Tu per me sarai unico al mondo e io sarà per te unica al mondo.

Antoine de Saint-Exupéry

venerdì 10 ottobre 2008


Penso ci sia una correlazione positiva tra il mio crescere e la voglia di fare la valigia.
Sempre più spesso sogno di andare, impacchettare tutto e con i lacrimoni salutare tutti e volare via lontano.
Scappare. Ma da cosa e da chi?

Forse Marzullo troverà una risposta

venerdì 19 settembre 2008

Sono qui.

Cose semplici. Lineari.
Come pane e nutella. Come fiordilatte e cioccolato.
Niente fronzoli.
La dolcezza dell'uno amalgamato alla sfrontata dipendenza dell'altro.
Una mano che accarezza, un gesto che da forza.
Tutto qui.

venerdì 29 agosto 2008

lunedì 4 agosto 2008

Somewhere between waking and sleeping


Ho visitato luoghi e vissuto attimi impagabili.
Odori così distanti da quelli a cui sono abituata hanno pervaso la mia testa sino a confonderla e ad abituarla alla novità.
Occhi orientali curiosi mi hanno fatto sorridere, gli stessi che poi, ho cercato di comprendere invano.
Grattacieli immensi mi hanno stupito ma non quanto la povertà e l'umiltà al tempo stesso delle persone. Il loro disarmante acconsentire e sorridere nonchè la loro semplicità estrema riflessa negli sguardi.

Culture che si incrociano, persone che si sfiorano in una danza quasi impercettibile.

La perenne sensazione di essere catapultati in un film diretto da Coppola e la malinconica consapevolezza che niente durerà per sempre.
La voglia di non disfare la valigia è forte.
Partire subito.
Ora.

Without blindness, there is no sight
You'd see further if you'd only close your eyes
In unconsciousness I can find peace
Inside prison walls I can find release
There is a place that I have seen

There is a place that I have seen
Somewhere between waking and sleeping
Now I can almost see
Figures upon the shore
He's gathering in the oars
Where are you taking me

Air

mercoledì 2 luglio 2008

No name



Mi metto in viaggio.
Maglie leggere, gonne corte e scarpe da ginnastica.
Guide turistiche sparse sul pavimento, libri manageriali sotto il braccio e mascara.
Cose inutili nella testa, sorrisi nella memoria, abbracci nel cuore.
Poche cose da dire e tanta voglia di STARE A GUARDARE.

Catturare tutto.
Lo sguardo di uno sconosciuto, la manina di un bimbo, le stoffe colorate, le note di jazz, l'odore della strada.
Movimenti abbozzati o esagerati, suoni vergini e ritmi costanti, malinconia e voglia di voltare pagina.

Il bello è che non mi stanco mai di sognare.

domenica 25 maggio 2008

Fire



La perfetta armonia tra corpo e mente.

Ci sono attimi che sono perfetti, così come vengono.
Attimi in cui non cambieresti nemmeno la più piccola sfumatura.

...Come quando la musica si impossessa di te, entra nelle vene e si mischia al tuo essere, tanto da perdere il controllo. Mostri solo i mille volti di te.
Nota dopo nota, i gesti si susseguono in una sequenza che amalgama il corpo come pongo, la fatica inizia a farsi sentire, ma la voglia di raggiungere la perfezione prevale. E continui.

Per questi mesi, la mia vita è proseguita sulle note di una musica che ha avuti ritmi incessanti: tamburi impazziti, bassi potenti, violini stridenti e battiti di mani intervallati da silenzi consapevoli.
Un coro di voci dotte e di strada fa da sottofondo, ma la musica prevale. Il battito del cuore segue l'andamento della vita, a volte diventa duro e impietoso, altre batte come impazzito, improvvisamente e spaesato.

La paura picchietta insistente nei momenti insospettabili della giornata e la mancanza di un centro di gravità è un aiutante spietato.

Ora scusate ma metto le cuffie e vado a correre.

La canzone in questione?

Untitled

venerdì 4 aprile 2008

venerdì 21 marzo 2008

SARAniadipity



Come un gatto mi stiracchio un po’, tutto sembra dormire e le mie membra fanno fatica ad ossigenarsi. Talmente sono pigre e assonnate che preferirebbero stare per ore a riposare sostenute solo da un sofficissimo materasso.

Tutto tace.

Ubriaca di stanchezza mi avvicino alla finestra e vedo un’alba bellissima, un concerto di colori mi si para davanti ed io, minuscolo essere, non me lo lascio sfuggire.
Uno spettacolo dai colori delicati e conformi, un rosa che si mischia all’azzurro, le soffici nuvole che sembrano assumere forme inimmaginabili fanno venir voglia di prendere un aereo a passarci nel cuore.
Mangiarle. Assaporarle. Giocarci.
I sogni ora si confondono con la realtà, con i desideri, con aspirazioni di ragazza e di bambina.
La mia giornata inizia presto e come un orso, starmene per un po’ solitaria mi fa impazzire. Strofino gli occhi come quando le bambole erano miei compagne di giochi, mi immergo per un pugno di secondi nell’acqua ghiacciata e lascio che anche la mia testa ne esca ripulita.
Muovo i miei passi come fanno le dita incerte sui tasti di un pianoforte.
Consapevole di essere fragile, per oggi decido comunque di non impugnare come uno spartano il mio scudo.


Che la mia composizione abbia inizio.

mercoledì 20 febbraio 2008

Ti distingui dall'uomo comune

R: Ciao cicciona, come stai?

S: Bien, bien. Tu stai meglio?

R: Ricomincio! Tutto andrà bene, perchè ho una carica pazzesca in corpo!
     In primavera saprò d'agrumi,avrò petali di pesco tra i capelli e sole sulle labbra e negli occhi!

S:... Quando ti cresceranno more sul culo inizierò a preoccuparmi


giovedì 14 febbraio 2008

a chi tanti amanti ha




Se per caso cadesse il mondo io mi sposto un pò più in la

sono un cuore vagabondo che di regole non ne ha.

La mia vita è una roulette..

..che un pizzico di follia inondi i vostri calici.

domenica 3 febbraio 2008

Piccolo spazio a-c-i-d-i-t-à


Un tranquillo pomeriggio nel verde..

S: Parcheggia lì che c'è posto.
G: No, ora che la vecchia sale in macchina, chiude il negozio.
S: Guarda che almeno siamo vicini all'entrata..
G parcheggia agli antipodi dell'entrata
S: Così faremo fatica a caricare tutta la roba
G: No stella, ti sbagli, farai
S:


Gironzolando un po'..
G: Guarda quante composizioni per S. Valentino!
S: Mi sembrano molto pacchiane, tutto quel rosso, tutti quei cuoricini..
G:...
S: Insomma, pensa a chi ti manda dei fiori a S. Valentino.
Alla fine deve stare attento a non scadere nel banale.
G: In effetti ci vuole un po' di classe
S: Anche se è così bello riceverli.. ahhh (occhi a cuoricino)
G: Tanto non sarà un tuo problema.
S: ...

S si propone di spingere un carrello in un totale atto d'incoscienza.
Ovviamente, dopo 3 metri sbanda e rischia di rovesciare piante e piantine sotto gli occhi vigili di un commesso (frustrato).
G ovviamente la ignora perchè assorbito nella ricerca di un giusto concime.
S dopo la solita figura, vorrebbe bere un litro di diserbante ma opta nell'aprire bocca:
Allora?!
Ce ne andiamo o devo mettere le radici qui?!!


Silenzio degli astanti. Sguardi di sdegno.
Io mi complimento lo stesso con me stessa per la battuta.
Piccolo mondo ingrato.

giovedì 31 gennaio 2008

Qui si danno i numeri

Grazie caro Ganassa per il premio dieci e lode:
"perchè il suo blog offre immagini stupende".


A volte mi è più semplice comunicare tramite quelle, come se volessi farvi vedere istantanee di mondo con i miei occhi. Avere un segno che lo appreziate mi fa sorridere il cuore.
Lo sapete che in fondo vi amo, eh.
Ora mancano però all'appello groupies uomini.
Forza. Forza. Battete la fiacca vecchietti?

[Le regole del premio:
-Esporre il logo del "Premio D eci e lode", che è il premio stesso, con la motivazione per cui lo si è ricevuto. E' un riconoscimento che indica il gradimento di una persona amica, per cui è di valore ;
-Linkare il blog di chi ha assegnato il premio come doveroso ringraziamento;
-Se non si lascia il collegamento a questo post già inserito nel codice html del premio provvedere a linkare questa pagina;
-Inserire il regolamento;
-Premiare almeno 1 blog aggiungendo la motivazione]


Tocca a me?!

Pietro:
Perchè sa prendere per mano e portarti lentamente nel suo mondo fatto di sogni, colori, parole.
In ricordo di inviti gialli, vestiti bianchi, nasi rossi, balene marroni e giochi di scarpe con l'arcobaleno.

Davide:
"Ineluttabile modalità del visibile. Almeno questo se non altro. Il pensiero attraverso i miei occhi." James Joyce
E proprio tramite i suoi occhi ognuno respira poesia. La foto intrappola i soggetti che prendono connotazioni diverse a seconda di altri occhi.
Un piccolo angolo dove rifugiarsi.

Pideye:
La sua capacità nonostante tutto di capire quello che senti pur non conoscendoti.
Perchè una pidocchietta come lei è bello averla intorno.
E poi diciamocela tutta, prevengo altre autopremiazioni...

Mat:
Perchè anche nei momenti bui il fuoco che ha dentro non si spegne mai

mercoledì 23 gennaio 2008

Inno alla gioia

[foto di + CostÜrerita + ]




"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d'offendere, un cuore eccessivamente spontaneo che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta, tristi canzoni, come le strade strette quando piove."



Pessoa

domenica 13 gennaio 2008

Muta

Parole. Parole. Parole.

Intorno a me è solo un tripudio di discorsi costruiti con una provvisoria impalcatura, parole messe lì a caso, una sull'altra per costruire l'inizio di una conoscenza o per erigere un alto muro di separazione.
Parole ammassate per intelare una ragnatela ed irretire chi si vuol impressionare o parole studiate, pronte a celare l'angolo brutto, deforme della propria realtà.
Battute pronte da servire a caldo e vendette fredde da consumare lentamente a distanza di anni.
Discorsi importanti quanto un acaro della polvere o intrisi di ricordi, di immagini, di momenti passati.
Parole sputate in un delirio insano, sussurrate, trasformate, meditate, bistrattate, scevre del loro significato.

Parole, Parole, Parole.

Ne bastano poche per costruire paradisi.
Per illusi.