sabato 29 settembre 2007

Tutto quello che (non) ho

Big Girls Don't Cry

Ho detto tanto e per tanto ho taciuto.
Ora non riesco a scrivere e non perchè non ho cazzate da raccontare.

Ho come voglia di salire su un dirupo e buttar via tutti i pensieri.
Ora è tempo per me.
Solo per me.

E intanto il mondo crolla.

mercoledì 26 settembre 2007

sconfitta


"Leggere attentamente il foglio illustrativo prima dell'uso".
Bazzecole.
Ribadisco il concetto di essere stordita.
Solo questa mattina mi sono ricordata di aver bevuto, ieri sera, vino bianco dopo aver assunto un farmaco.
I miei neuroni ringraziano.

Alcool 10 Sara 0

sabato 22 settembre 2007

guardami negli occhi, bello



Settimana della moda.

La preoccupazione tra dottori dilaga. Non si sa come arginare l'epidemia. Tutti fremono nel tentativo di trovare una soluzione.
Nelle ultime ore, infatti, si registra un'impennata di torcicolli e casi (in)coscienti di sbavatura, nonchè si riscontra un alto tasso di problemi muscolari e inibizione nell'articolare frasi di senso compiuto nella popolazione di sesso maschile.

giovedì 20 settembre 2007

aia


dieci giorni di prognosi...


{non so disegnare... si nota?}

martedì 18 settembre 2007

dalle stelle alle streghe

Avete presente quella sensazione di lento formicolio nel corpo?

Quella sensazione di bruciore ai muscoli che si fa sentire sempre più forte minuto dopo minuto?

Quella sensazione in cui ti senti avvolto da un fascio di piccoli aghi nella schiena e nel collo?

Quella sensazione di spasimo che non permette di muoverti?

L'amatissima strega mi ha scavezzato i muscoli e sembro un carciofo.
Non mi muovo, vegeto bofonchiando "ahia, ahiaa".

Al rogo la maledetta.

domenica 16 settembre 2007

L'autostima è tutto

Qualche mese fa parlando con un'amica...
S. ti ricordi al liceo? Lì si che ero un fisicaccio!
M. io quando ero piccola ero un botolo
S. ma non è vero.
M. comunque adesso vado da Tony e avrò un fisico perfetto.
S. ma se sei un fiore adesso!
M. si un crisantemo.

sabato 8 settembre 2007

doh!


L'aria nei capelli, occhiali da sole, nel cuore una contentezza per esserti tolta un gran peso e finalmente un'ora dedicata a un regalo tanto ricercato.

Cammini un po' da diva, un po' da donna che "non deve chiedere mai" tra le vie più in e anche se sei da sola è bello sentire il sole che ti accompagna e scalda il corpo.
Continui a camminare, saluti cortese chi incontri e ti dedichi all'effimera ricerca del superfluo. Entri in un negozio, spulci, esci.
Ti senti diva perchè forse gli altri vedono che sei contenta, forse merito anche della maglia scollata e continui l'ars spendendi..
Entri in un altro negozio, trovi e compri.
Entri in un altro e spulci alla ricerca di qualcosa che non c'è.

Entri in un nuovo negozio, ti senti un po' diva, fai un giro poi esci. Anzi, pardon, cerchi di uscire...
Esattamente:
Perchè proprio quel maledetto negozio aveva qualcosa di inspiegabilmente strano... Le porte.
Io esco a testa bassa e mi dico "uh guarda prima quel gradino grigio non c'era!" alzo il piede e...
SBAM!


la mia fronte ha voluto testare la consistenza del vetro maledettamente pulito...
Il silenzio cala imbarazzante tra i clienti, negoziante compreso che sibila dopo la frattura cranica "attenzione...".
Per mantenere un certo contegno "divesco" opto nel non girarmi, di non dire una parola e cerco di far finta di niente.
Aspetto le porte che si aprano e poi esco come se niente fosse. Per tutto il resto della giornata ho avuto un formicolio alla testa e un senso di vertigine...

Morale: Tanto va la diva a Milano che ci lascia il testino.

martedì 4 settembre 2007

odi et amo




Milano..odiata, amata, odiata e alla fine amata.

La amo davvero?

La Milano che ti fa impazzire per il traffico già alle sei e mezzo di mattina, che ti lascia nello sconforto per il diffuso cinismo, per gli infiniti viaggi in metro in compagnia solo di un odore acre e "caldo" e l'Ipod, che ti fa maledire per gli stronzetti che ti seguono e cercano di derubarti e tu rischi l’infarto per la paura?

Eppure ha la dannata capacità di farti girar la testa per le gallerie d'arte, le mostre, i teatri, il balletto, i Navigli, le enoteche, le luci soffuse di Brera e i suoi mercatini, le vetrine a Natale, la mondana Corso Como e la (s)conosciuta locanda-osteria dove "come mangi il risotto lì non lo mangi da nessun'altra parte".

La Milano che sembra fredda, riservata ed egocentrica come una donna altoborghese modaiola, che attira gente dalle sembianze divine e altre con tanti sogni e pochi soldi, da ogni parte del globo per farsi ammirare e dare spettacolo.

Regina incontrastata degli opposti: magnati della finanza con mogli e amanti piene di borse di Hermes e Gucci dressed, accanto a zingari con denti d’oro e tre bambini che elemosinano.
Concerti devasto che fanno cantare e saltare in un ballo corale improvvisato tutta San Siro e Giovanni Allevi che incanta e zittisce migliaia di persone con solo un pianoforte...

La Milano dei suoi piccioni, adorati dai turisti, presi a calci dai milanesi doc.
La Milano che vuole imitare le sue amiche europee delimitando ovunque zone a traffico limitato ma non è pronta con i mezzi pubblici. Snobba i vip e adula i geni.

Milano si deve scoprire, lentamente, come una vergine, ogni angolo nasconde il suo perché e forse anche per questo non piace. Non è d’impatto.

Milano puttana, cara troppo cara, che non ha scrupoli e non guarda in faccia nessuno, con la sua nebbia che avvolge e rende l’umore grigio, dove si respira frenesia e voglia di fare, ma dove altre volte cazzeggiare nelle vie del centro è la cosa più sana che avresti mai potuto chiedere.

Abracadabra Milano è questa e molto altro.

Come ogni grande amore la si odia, la si ama.


Un ringraziamento speciale a un milanese doc, che mi ha ispirato quanto scritto perchè la ama riscoprendola passo dopo passo...

lunedì 3 settembre 2007

tre metri sopra il deliro


Dopo una notte insonne oggi mi si potrebbe paragonare ad una scimmia urlatrice sotto l'effetto di qualche funghetto allucinogeno.

Vegeto in uno stato d'ansia che non mi permette di star ferma per più di cinque nanosecondi in un posto, SEDUTA.
continuo a zompettare da un locale all'altro senza alcuna sorta di ritegno.. e senza che il mio cervello riesca ad imporsi sulle gambe (e non solo) che si dimenano.
Spero che il mio nuovo status di scimmietta rampante e irrequieta abbia vita breve altrimenti, o ci rimetto le penne o prendo in considerazione l'idea di andare al carnevale di Rio a (ri)scuotere successo come fenomeno da baraccone. il che. è tutto dire.
Passo e chiudo.

sabato 1 settembre 2007

silence





[...]One equal temper of heroic hearts,
Made weak by time and fate, but strong in will
To strive, to seek, to find, and not to yield.



Tratto da Ulysses by Tennyson