venerdì 27 aprile 2007

vedo il mondo da un oblò


Aria di primavera.
Aria calda che ti fa sudare, che ti fa sognare qualche giorno di agognata vacanza e di pura libertà. Solo una bella vacanza dove l'unica preoccupazione sta nello scegliere il colore del costume o se dormire ancora un po' piuttosto che prendere della focaccia libidinosa sotto casa..

Esci e senti gli uccellini cantare, le rondini in volo festanti e i merli che godono quando parte l'irrigazione.
Decidi di fare una passeggiata nel parco e ti accorgi che tutto prende vita; per qualche istante la frenesia quotidiana viene congelata. Vieni assorbito dallo splendore della natura contemplando il glicine che adorna un vecchio balcone o ammirando il sole tramontare.

Peccato che a rompere l'idillio ci siano i tuoi stessi occhi che lacrimano, il naso che piange impazzito e il fischietto in gola che ti placca e non si stacca nemmeno a piangere, come una cozza ancorata allo scoglio.
Imbottita di medicine con la controindicazione (da non sottovalutare) di sonnolenza le piante ai miei occhi si tramutano in bestie feroci, il polline in arma letale e i meravigliosi fiori in terroristi vegetali...

Grazie alle mie fantastiche pastigliette antistaminiche magiche vedo il mondo come da un oblò patinato dove son capace di addormentarmi di netto mentre le persone mi parlano...ops.
Senza tralasciare che i miei riflessi potrebbero essere paragonati a quelli di un bradipo stanco.


Ma non facciamoci troppo caso è pur sempre la stagione dell'amore e allora..
viva la primavera!
etchì

mercoledì 18 aprile 2007

Dedicato a voi


Ritrovarsi dopo mesi, rivedere i volti di amici e capire che non sono cambiati affatto.
Amici pochi ma con la A maiuscola, quelli che dal nulla fanno il mondo.

Quei pochi che capiscono con uno sguardo quello che ti passa in quell'istante per la testa, che senza troppi peli sulla lingua ti prendono in giro e ti fanno capire che sei un emerito idiota perchè stai sbagliando e a tutti costi devono fartelo capire perchè ti vogliono bene. Tanto.

La distanza lede ma quando poi ci si ritrova tutto sembra che si sia cristallizzato. In una giornata si parla di una vita per poi tornare ad affrontare i problemi e le bellezze del presente.

Devo dire grazie a queste persone con le quali sono cresciuta e maturata, a loro sono legati alcuni dei ricordi più belli della mia esistenza.
Potrei dilungarmi per molto tempo ancora.. ma ora riesco a dire solo una cosa col cuore
GRAZIE

venerdì 13 aprile 2007

oggi

Ansia. Totale.
Panico. Sudorazione spropositata delle mani.
Ansia. Musica a tuono nelle orecchie.
Ansia. Gli esami non finiscono mai.
Purtroppo.

Dimentico tutto, tutto quello che so è imploso ed ha formato un buchino nero che piano piano sta divorando anche gli ultimi miei neuroni funzionanti.
Vengo anche saccheggiata con il sorriso di un negoziante che in realtà te la mette nel posto ma in modo fashion... ma per piasè..

giovedì 12 aprile 2007

Me Myself and I?!?




"..can't read my mind, I'm undefined...
I'm just beginning, the pen's in my hand, ending unplanned
Staring at the blank page before you
Open up the dirty window
Let the sun illuminate the words that you could not find
Reaching for something in the distance
So close you can almost taste it
Release your inhibitions Feel the rain on your skin No one else can feel it for you
Only you can let it in No one else can speak the words on your lips

Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins
The rest is still unwritten

I break tradition, sometimes my tries, are outside the lines
We've been conditioned to not make mistakes, but I can't live that way"

martedì 10 aprile 2007

La sottile differenza tra vivere ed esistere


Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano e dopo non sei più uguale.
A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti.
Qualsiasi soluzione tu scelga ti cambia, e tu hai solo la possibilità di scegliere se in bene o in male.
Paolo Coehlo

lunedì 9 aprile 2007

Untitled





In fondo, in fondo, sono a mio modo un Action Painter.

La mia testa una tela nuda, la mia anima il pennello, le gocce materiche e gli sprazzi di colore vivo, le mie emozioni.

Mi piace pensare che tutto da fuori non abbia senso e sembri soltanto un intrigo insensato di linee e colori. In realtà solo pochi hanno occhi per vedere. Tutto è così perchè deve essere tale.

TU decidi il tuo groviglio, il colore, le linee, le gocce, la matericità e la passione.. e il dipingere diviene la quintessenza di ciò che si è.
"ogni buon artista dipinge solo ciò che è."
Jackson Pollock







domenica 8 aprile 2007

Ars poetica, ars amandi

Leggo Xenia e mi vengono i brividi ogni volta come se fosse la prima.
Nessun commento a riguardo, lascio a voi, a te l'emozione.


Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.

Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perchè con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perchè sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Eugenio Montale

sabato 7 aprile 2007

Il ritmo di una farfalla

Lo scricchiolio del legno battuto del palco, l'odore acre della pece, il tulle dei tutù sempre troppo pomposi, le collant strette strette, il trucco pesante per non farci apparire cianotiche, il gel, le mollette e la voce della maestra che conta ad alta voce per fare tutto alla perfezione, le solite indicazioni che diventano motto per tutte le danzatrici "dentro la pancia, tira le gambe, stendi le ginocchia, dritta la schiena, non fate le banane!!!"... e poi sotto i riflettori con tutta l'emozione che ti attanaglia lo stomaco e le gambe. La paura di entrare in scena e scordarsi tutto, non sapere dove andare, cosa fare e soprattutto di cadere per un passo troppo azzardato. Ma poi tutto scorre fluido e come per una misteriosa magia, tutto va come doveva andare. Non un passo fuori luogo. Solo tu e la magia creativa del balletto.

..Ricordi di bimbe che vogliono giocare a danzare come farfalline su e giù per il palco e salutare deliziosamente la mamma e papà immancabilmente in prima fila, per farti sentire la più brava ballerina di questa Terra. I fiori a fine spettacolo che ti fanno sentire importante come una principessa, graziosa come una deliziosa bambolina e perfetta come un'etoile.
Ricordi di bimba che balla per divertimento, che crea storie passo dopo passo. Un momento è un folletto, l'istante dopo un'ancella, poi una fatina, uno stregone, uno gnomo...
Da una parte la libertà di esprimersi, dall'altra la forte disciplina impostaci, le innumerevoli ore di lezione, lo sforzo fisico. Eppure alla fine sempre con il cuore gonfio.
Quante scarpette lise.. la voce della nonna che impone l'inevitabile golfino rosa di lana perchè si, ci muoviamo ma mai abbastanza!!
...l'amichetta del cuore che sconquassa la casa prima di andare a lezione e la nonna che pazientemente e divertita ci infilza, con tutte le forcine, l'ammasso di lunghi capelli e crea meglio di un coiffeur uno chignon che avrà breve vita...
Ricordi di una bimba che cresciuta, guarda con ammirazione e un pizzico di malinconia le scarpette da punta ai piedi delle neoballerine...

venerdì 6 aprile 2007

Il Nuotatore

Sulle note di Allevi stamattina cerco di scrollarmi di dosso il sonno che si è impossessato di me tutta questa lunga notte e di stirarmi i muscoli rattrappiti ma l'unica cosa che mi riesce è viaggiare con la mente in posti lontani.. anzi un luogo determinato c'è, un'immagine che non demorde a lasciare i miei pensieri.
Il mare, il vento, la calura che ti fa sentire pesante, il rumore delle onde che si infrangono contro gli scogli, la salsedine..libidine.
Chiudi gli occhi Sara....
ed ecco che improvvisamente mi ritrovo li a nuotare, bracciata dopo bracciata, con la netta percezione di essere viva, mi godo la mia individualità e la mia fisicità fondendomi con l'acqua. Mi sento pienamente parte di questo mondo. Per un attimo tutti i problemi scompaiono, le paure, le ansie, i timori, le lacrime, le disgrazie scivolano via bracciata dopo bracciata e mi sento bene, stramaledettamente bene.
Il corpo che si sforza come quando fai tre balletti di fila e non hai più fiato, ma grinta da vendere.
In lontananza vedi a fatica le barche a vela che si stagliano fiere nell'orizzonte mare e il sole acceca gli occhi tanto da stordirti. E allora continui la tua esplorazione che è più introspettiva che marina, fino a quando i tuoi muscoli sono davvero stanchi e il respiro affannoso.
Uscire poi dall'immenso mare e sentire un brivido ghiacciato, lo stesso che ti riporta realisticamente al tuo universo quotidiano. Eppure lo senti che qualcosa di diverso c'è, sei in pace con te stesso, lì sdraiato, con i capelli fradici e gli occhi che brillano guardando il cielo spoglio di nuvole con solo qualche gabbiano che improvvisa una danza sopra i bagnanti.
Ti lasci andare per una volta, ti lasci prendere lasciva dal sole e socchiudi gli occhi, pensando al nulla..
Nel nulla, un rumore assordante mi distoglie dal mio mare, il campanello. Ecco il brivido.

giovedì 5 aprile 2007


Vorrei che questo spazio fosse un piccolo angolo cibernetico dove riporre riflessioni, istantanee di emozioni, sensazioni, sfumature, frammenti di indefinito e di tutto ciò che passa per il cuore..
Che il mio viaggio in rete abbia inizio... e intanto regalo ai miei lettori una rosa che è un po' parte di me...

"Una rosa dal mare, è la rosa della nostra coscienza, arrivata dopo lunghe battaglie con le onde, le tempeste, per raccontare del suo significato. Una rosa dal mare è tutto quello che noi siamo capaci di dare: il nostro coraggio, la nostra forza, la nostra speranza, il nostro amore."